Entrata in vigore nel marzo 2024, la direttiva 2024/573 sui gas fluorurati (F-Gas) a effetto serra questa normativa europea mira a ridurre gradualmente l'utilizzo dei gas fluorurati rappresentando un importante passo in avanti nell'ambito della lotta ai cambiamenti climatici in linea con gli obiettivi del “Green Deal” Europeo, che punta a rendere l'Europa climaticamente neutra ed a zero emissioni entro il 2050.
Quali sono gli F-Gas?
I gas fluorurati ad effetto serra, noti anche come F-Gas, sono sostanze chimiche artificiali. Si tratta in particolare di HFC (idrofluorocarburi), PFC (perfluorocarburi) e SF6 (esafluoruro di zolfo).
Questi gas, utilizzati principalmente in frigoriferi e sistemi di aria condizionata, hanno, a quanto pare, contribuito al riscaldamento globale molto più di quanto non abbiano fatto le emissioni di anidride carbonica (il loro impatto è fino a 24mila volte superiore a quello delle molecole di Co2 secondo l’Euractiv).
Perché è importante questa direttiva?
I gas fluorurati sono tra i principali responsabili dell'effetto serra, contribuendo in modo significativo al riscaldamento globale. Riducendone l'utilizzo, la direttiva 2024/573 mira a:
Mitigare i cambiamenti climatici: Limitando le emissioni di gas a effetto serra.
Proteggere l'ozono stratosferico: Alcuni gas fluorurati contribuiscono al suo assottigliamento.
Promuovere l'innovazione: Incentivando lo sviluppo e l'adozione di tecnologie più sostenibili.
Contenuti della Direttiva
La direttiva si applica ai gas fluorurati a effetto serra elencati negli allegati del regolamento (ai quali vi rimandiamo), che includono idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC) e altri composti fluorurati.
Tra le disposizioni principali ci sono:
Nuove norme per il contenimento, l'uso, il recupero, il riciclaggio e la distruzione dei gas fluorurati.
Misure di responsabilità estesa del produttore, che includono la certificazione e la formazione.
Limiti quantitativi per l'immissione in commercio di idrofluorocarburi.
Norme per la comunicazione e la raccolta dei dati sulle emissioni.
Potenziamento dei controlli da parte delle autorità nazionali.
Obblighi principali per le imprese
Come detto in precedenza, il nuovo regolamento mira a eliminare progressivamente l'uso di gas fluorurati con impatto climatico, incentivando l'adozione di gas refrigeranti naturali e a basso impatto climatico.
Gli obblighi per le imprese si possono riassumere nei seguenti punti:
Registrazione nel portale F-Gas: Le imprese sono tenute a registrarsi nel portale europeo F-Gas entro determinate date.
Questo portale è fondamentale per la gestione delle quote, delle licenze di importazione ed esportazione e per la comunicazione delle informazioni sui gas fluorurati.
Presentazione delle dichiarazioni annuali: Le imprese devono presentare annualmente delle dichiarazioni relative alla loro attività riguardante i gas fluorurati.
Queste dichiarazioni servono per monitorare il consumo e le emissioni di queste sostanze.
Obblighi di formazione: Il personale addetto alla manipolazione dei gas fluorurati deve essere in possesso di specifiche certificazioni e attestati di formazione.
Divieti di utilizzo: La direttiva prevede divieti graduali per l'utilizzo di alcuni gas fluorurati in determinate applicazioni.
È quindi fondamentale conoscere le date a partire dalle quali questi divieti entreranno in vigore.
Alternative ai gas fluorurati
Esistono, ad oggi, diverse alternative ai gas fluorurati, ognuna con caratteristiche e applicazioni specifiche. Brevemente, nella seguente tabella, un piccolo riassunto di gas utilizzabili come alternativa con i relativi vantaggi e svantaggi:
Alternativa | Vantaggi | Svantaggi |
Anidride carbonica (CO2) | Basso GWP, abbondante, poco costosa | Richiede pressioni di esercizio elevate, sistemi specifici |
Idrocarburi | Efficiente dal punto di vista energetico, relativamente economici | Infiammabili, richiedono precauzioni particolari nell'utilizzo |
Ammoniaca | Molto efficiente, abbondante | Tossica, richiede sistemi di sicurezza specifici |
HFO | Basso GWP, progettati per sostituire i gas fluorurati | Impatto ambientale a lungo termine ancora da valutare |
La scelta dell'alternativa più adatta dipende da diversi fattori:
Tipo di applicazione: Non tutte le alternative sono adatte a tutte le applicazioni.
Efficienza energetica: È importante valutare l'impatto dell'alternativa sull'efficienza energetica dell'impianto.
Costo: Il costo iniziale e di esercizio dell'alternativa devono essere considerati.
Sicurezza: La sicurezza è un fattore fondamentale, soprattutto per le sostanze infiammabili o tossiche.
Disponibilità: La disponibilità dell'alternativa sul mercato può influenzare la scelta.
È importante sottolineare, quindi, che la transizione verso le alternative ai gas fluorurati richiede un approccio graduale (cosa di per se già prevista dalla normativa) e una valutazione attenta di tutti i fattori coinvolti.
Limiti all'utilizzo dei gas fluorurati: nuove installazioni e manutenzione
La normativa europea sui gas fluorurati (F-Gas) introduce limiti sempre più stringenti all'utilizzo di questi gas, con distinzioni significative tra nuove installazioni e attività di manutenzione.
I fluidi refrigeranti in genere sono caratterizzati a mezzo di un indice chiamato GWP (potenziale di riscaldamento globale abbreviato con GWP dall'inglese “global warming potential”) il quale esprime il contributo all'effetto serra di un gas serra rapportandolo all'effetto della CO2, il cui potenziale di riferimento è pari a 1.
Nuove installazioni:
Divieto graduale dei gas ad alto GWP: A partire da determinate date, è vietato installare nuove apparecchiature contenenti gas fluorurati con un GWP superiore a determinate soglie.
Questo incentiva l'adozione di alternative a basso GWP fin dalla progettazione degli impianti.
Requisiti di efficienza energetica: Le nuove installazioni devono rispettare standard di efficienza energetica sempre più rigorosi, favorendo l'utilizzo di tecnologie innovative e a basso consumo.
Manutenzione:
Limitazioni alla ricarica: Per le apparecchiature esistenti, sono previsti limiti alla ricarica con gas fluorurati ad alto GWP.
In molti casi, è obbligatorio recuperare il gas presente nell'impianto inducendo a sostituirlo con un'alternativa a basso GWP.
Obbligo di tenuta: Gli operatori sono tenuti a effettuare controlli periodici per verificare la tenuta degli impianti e minimizzare le perdite di gas fluorurati.
Limitazioni chiave:
Divieto graduale:
Dal 1° gennaio 2026: È vietato l'uso di F-gas vergini con GWP pari o superiore a 2.500 per l'assistenza o la manutenzione di apparecchiature di condizionamento d'aria e pompe di calore.
Dal 1° gennaio 2032: È vietato l'uso di F-gas con GWP pari o superiore a 750 per l'assistenza o la manutenzione di apparecchiature fisse di refrigerazione, ad eccezione dei chillers.
Restrizioni sulla produzione e l'immissione sul mercato:
La direttiva limita la produzione e l'immissione sul mercato di nuove apparecchiature contenenti F-gas, incentivando l'utilizzo di alternative a basso impatto climatico.
Obbligo di recupero e riciclaggio: Viene rafforzato l'obbligo di recuperare e riciclare i gas fluorurati alla fine del ciclo di vita delle apparecchiature.
Requisiti di formazione: il personale che manipola F-gas deve possedere una specifica formazione per garantire un uso sicuro e responsabile di queste sostanze.
Implicazioni per il settore:
Aumento dei costi iniziali: L'adozione di alternative a basso GWP può comportare costi di investimento iniziali più elevati.
Necessità di aggiornare le competenze: Tecnici e installatori devono acquisire nuove competenze per gestire le nuove tecnologie e rispettare la normativa.
Opportunità di sviluppo: La transizione verso soluzioni più sostenibili apre nuove opportunità di business per le aziende che investono in ricerca e sviluppo.
Conclusioni
La direttiva 2024/573 rappresenta un passo significativo verso una transizione verso sistemi di refrigerazione e condizionamento d'aria più sostenibili. Le restrizioni imposte sui gas fluorurati spingeranno l'industria e i consumatori a adottare soluzioni alternative, contribuendo a un futuro più sostenibile.
Restiamo a disposizione per consulenze tecniche ed impiantistiche sul tema.